Lo Yoga a scuola

Quello che segue è un articolo de "Il Giornale dello Yoga".
Lo pubblichiamo sul nostro sito, perché riteniamo sia molto importante da divulgare.

Prezioso strumento per l'educazione e l'armonioso sviluppo psicofisico dei nostri bambini.

Siete mai entrati in un’aula scolastica di una qualsiasi città italiana durante l’orario di lezione?
Se lo fate potreste assistere ad uno scenario che definiremmo quanto meno apocalittico: bambini che vomitano, altri che saltano come scimmiette impazzite tra un banco e l’altro, fanciullini ingaggiati in feroci combattimenti di wrestling, altri che lanciano nello spazio oggetti non identificati, mentre una povera maestra in preda ad un attacco isterico urla a più non posso per tentare di riportare l’ordine.

Caos in Classe

Sto esagerando? Naturalmente non voglio generalizzare, ma ti assicuro che potrei raccontare situazioni simili, se non peggiori, come testimone in prima persona o riferendo esperienze di altri insegnanti. Non tutte le scuole pubbliche hanno queste carenze nel sistema formativo ed educativo, anche se negli istituti situati in quartieri a rischio ed ove sussiste un forte disagio sociale, soprattutto al Sud d’Italia, tutto ciò è la norma. Vero è che i bambini e ragazzi di oggi vivono inquietudini interiori molto forti, pur non essendo necessariamente cresciuti in famiglie con disagio: malattie psicosomatiche, sindrome di iperattività, ansia, insonnia, disturbi alimentari, depressione, incapacità di concentrarsi, difficoltà a socializzare, ansia da prestazione, scarsa autostima, bullismo, senso di isolamento e difficoltà a gestire le proprie emozioni sono sintomi così diffusi tra i ragazzi, da spingere l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a lanciare un allarme. Già nel 2020 il 30/40 % dei nostri ragazzi avrà a che fare con questi disturbi. Non staremo qui ad individuarne le cause, potremmo dire che la famiglia, la scuola e la società sono senz’altro responsabili, e che spesso non sono preparate ad affrontare tali problematiche.

“Educate i piccoli perché un giorno possano contribuire alla creazione di un mondo più empatico, intelligente, puro, sereno”

Tenzin Gyatso

Dalai Lama

Cosa dice la comunità scientifica sull'insegnamento dello Yoga a scuola?

Quello che ci interessa capire è se l’antica scienza dello yoga può servire ad aiutare i ragazzi, e se la pratica dello yoga inserita nell’orario scolastico, dato che il ragazzo passa a scuola la metà della sua giornata, può apportare qualche beneficio.

Ho scelto tra l’immensa mole di studi accademici sull’argomento, tutti stranieri, un’autorevole ricerca pubblicata da Frontiers in Psychiatry USA del 2014, che dichiara che la globalizzazione espone i nostri giovani a nuove e sempre più alte aspettative e richieste. Pressioni ad eccellere e competere nelle loro performances scolastiche da parte di scuola e famiglia possono creare forti stress nei giovani.

Stress Bambini

Lo stress può avere serie conseguenze sulla salute, creando condizioni croniche, tanto più gravi in quanto il giovane interiorizza lo stress, spesso celando il suo disagio ai genitori. È altamente raccomandato in questa ricerca che la società investa risorse umane ed economiche introducendo lo yoga a scuola fin dalla più tenera età al fine di creare una società migliore. Secondo questi studiosi la pratica dello yoga a scuola migliora non solo la forma fisica, ma anche la concentrazione e la memoria, l’autostima e la consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, l’equilibrio psicofisico, creando una maggiore maturità comportamentale ed emozionale, la resilienza, l’empatia e la collaborazione tra coetanei.

Uno studio pilota portato avanti da un pool di studiosi dell’Harvard Medical School di Boston, ha esaminato gli effetti della pratica yoga durante un periodo di dieci settimane in una scuola elementare del Maine. A conclusione dell’esperimento si sono rilevati numerosi effetti positivi sul comportamento degli scolari quali maggiore abilità a controllare la rabbia, maggiore concentrazione nello studio, creatività, migliorata autostima, una più armonica interazione sociale con i compagni.

Lo Yoga nelle scuole italiane

Ma vediamo a che punto è la situazione nelle scuole italiane, a tal riguardo. Pochi sanno che già dal 1998, il MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca N.D.R.) ha firmato un primo protocollo d’intesa, con le Associazioni di yoga, protocollo che è stato rinnovato nel novembre 2015, in cui il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce già l’importanza e i benefici dello yoga come metodo di sviluppo armonico dell’intera personalità e delle potenzialità del bambino e soprattutto ne incoraggia l’insegnamento nelle scuole pubbliche.
In realtà come ogni cosa italiana, sulla carta si riconosce qualcosa, ma in concreto si fa poco per rendere attuabile ed obbligatoria la lezione di yoga a scuola. Non ci sono fondi per l’indispensabile, i ragazzi devono in molti casi addirittura portare la propria carta igienica a scuola e le famiglie devono farsi carico del costo della mensa scolastica, possiamo dedurre quindi che la scuola non ha fondi da stanziare per assumere gli insegnanti di yoga qualificati. Questo è lo stato dell’arte.

Lo Yoga a scuola all'estero: due casi concreti

 Ma cosa succede negli altri paesi europei e nel resto del mondo visto che lo yoga si è diffuso così rapidamente a livello planetario? Voglio qui citare due esempi di eccellenza nell’insegnamento dello yoga nelle scuole pubbliche

Per il primo voliamo al di là dell’oceano, in America, in una scuola elementare del Wisconsin, nell’ambito del progetto “Benessere e Salute dello studente”, il Wisconsin Department of Instruction, introduce i classroom phisycal activity breaks, attività di movimento all’interno dell’aula scolastica. In qualsiasi momento l’insegnante può decidere di interrompere il normale svolgimento della lezione per uno Yoga Break. I ragazzi fanno yoga sulla sedia o in piedi accanto al banco o seduti a terra, imparano la respirazione, si stirano, eseguono le posizioni di yoga, e per ultimo un breve yoga nidraappoggiati con la testa sul banco. Alla fine si è pronti e freschi per continuare lo studio molto più concentrati.

Yoga in classe

Il secondo esempio non può non suscitare in noi una forte ammirazione di fronte all’eccellenza del St. James College di Londra, i cui allievi, inglesi doc, già dalla tenerissima età di 4 anni recitano a memoria, cantando e mimando con i gesti del corpo millenari versetti in sanscrito estratti dalle Upanishad e dalla Bhagavagita e antichissimi mantra vedici.  La motivazione per questa scelta formativa? Il sanscrito è la madre di tutte le lingue indoeuropee, ricca di pensieri ed idee e di profondi valori umani è considerato una lingua sacra e la sua recitazione produce in chi lo pronuncia un senso di pace e di armonia. Inoltre il significato dei mantra è pieno di concetti altamente filosofici e spirituali, che il bambino interiorizza, e che porterà dentro di sé come un prezioso bagaglio per tutta la vita.

“Educare non è ammassare informazioni e il suo fine non è la ricerca di una carriera, è un mezzo per sviluppare una personalità pienamente integrata per permettere all’individuo di realizzare gli ideali di vita che si prefigge. Educazione è tirar fuori da dentro di ognuno di noi le più alte e sublimi qualità, è un allenamento all’arte di vivere”

Satyananda Saraswati

Swami

Che educazione vogliamo per i nostri figli?

Prendiamo spunto da questa citazione per fermarci a riflettere sul significato della parola educazione. Nell’etimologia della parola educare, dal latino ex ducere tirar fuori, liberare, c’è un concetto che ritroviamo anche nella pratica dello yoga: dentro di noi alla nascita c’è tutto, siamo perfetti, in noi c’è tutta la conoscenza e la saggezza universale, la nostra natura è divina, dobbiamo solo riscoprirla.  Fu così che i rishi e i sadhu dell’antica India seduti in ascolto meditativo, sviluppando la loro intuizione e l’ascolto profondo, riuscirono nella notte dei tempi a captare le leggi segrete dell’universo, rivelate al mondo sotto forma di scienza, astronomia, filosofia, medicina, musica, letteratura.
Perché non insegnare quindi al bambino, la cui mente non è ancora contaminata da schemi mentali rigidi e quindi molto ricettiva e plasmabile a scoprire ed esplorare più liberamente il mondo attorno a sé, aiutarlo a sviluppare i suoi enormi talenti  e la sua creatività, sostenerlo per rafforzare la fiducia in sé stesso, la sua indipendenza e originalità?

Che tipo di educazione scolastica vogliamo per i nostri bambini? E che tipo di educazione scolastica propone la nostra società?

“La maggior parte delle persone vogliono che i loro figli abbiano certi vantaggi basilari, prosperità, un buon lavoro… Esse sono centrate in valori materialistici e non spirituali. Siccome i genitori vogliono vantaggi materiali per i propri figli, il sistema educativo moderno si sviluppa in maniera primaria con in mente questi obiettivi. Poca attenzione è posta ad aiutare gli studenti a diventare esseri umani di successo, ove successo significa molto più di denaro e potere. Tutto quello che la gente vuole veramente dalla vita non sono questi simboli della felicità, ma la felicità stessa……
Nozioni, date loro nozioni! Questo è l’imperativo nelle scuole! Imbottite le loro menti con più dati possibile…. Nella speranza che gli studenti sappiano cosa farne di tutte queste informazioni!
La nostra società equipara la conoscenza nozionistica ad educazione e saggezza e ritiene che questa accumulazione di nozioni sia il fine dell’educazione.”

Swami Kriyananda

Allievo di Yogananda

Tanta strada c’è ancora da fare su questo cammino, lo yoga per bambini è un ramo relativamente nuovo dello yoga che si sta sviluppando progressivamente sempre più, e non possiamo pensare che esso sia una versione semplificata dello yoga per adulti. Affinché lo yoga a scuola non venga sminuito a semplice ginnastica ma diventi un vero strumento per la crescita, l’evoluzione e l’Educazione globale del bambino, c’è bisogno di tutto l’impegno e la ricerca di insegnanti ed educatori.
…….con la speranza che il sogno di una scuola a misura di bambini e ragazzi si possa presto avverare, per una società veramente migliore e pacifica.

Ringraziamo ancora gli amici de "Il Giornale dello Yoga" per avere scritto questo importante articolo e per averci dato la possibilità di pubblicarlo sul nostro sito.

 

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